La tecnologia blockchain sta rivoluzionando il processo di fact-checking: uno sguardo all'interno con il CEO di Factland DAO
Summary:
I conduttori del podcast Agenda hanno parlato con Evan Hansen, co-fondatore di Factland DAO, discutendo di come la tecnologia blockchain possa migliorare il processo di verifica dei fatti. Attualmente in modalità beta, Factland utilizza un approccio decentralizzato al fact-checking in cui chiunque può presentare un reclamo per la valutazione. I giurati, scelti in modo casuale, hanno espresso voti per determinare il risultato finale della verifica dei fatti. Una volta lanciato ufficialmente, i giurati riceveranno token FACT per il loro lavoro e anche le persone che forniranno le prove più convincenti saranno premiate con token. Hansen sottolinea che una giuria ampia e imparziale si comporta meglio dei tradizionali metodi di verifica dei fatti, spesso influenzati da agende personali, pregiudizi politici e fonti di finanziamento.
Che cosa costituisce la realtà e gli eventi accuratamente dichiarati? Sembra una query semplice con una risposta prevista. Tuttavia, la verità è che ciò che viene percepito come fattuale e genuino varia drasticamente da individuo a individuo. Molte società sono così divise che è raro che due individui raggiungano un consenso su qualsiasi cosa, compresa la distinzione tra notizie vere e false. L'aggiunta dei social media rende quasi implausibile identificare un'unica fonte di verità universalmente accettata.
Tradizionalmente, i fact-checker erano gli arbitri senza pregiudizi che aiutavano a determinare la linea tra realtà e finzione. Siti web come Snopes si sforzano di scoprire la realtà dietro i recenti incidenti, mentre le organizzazioni giornalistiche hanno personale designato per garantire l'autenticità dei loro racconti. Tuttavia, esistono pregiudizi all'interno di questi fact-checker e delle istituzioni che rappresentano, che potrebbero potenzialmente influenzare i loro processi investigativi o influenzare le questioni che esaminano.
Nell'episodio 28 del podcast The Agenda, i conduttori Jonathan DeYoung e Ray Salmond hanno conversato con Evan Hansen, fondatore e CEO di Factland DAO. La discussione ha ruotato attorno all'applicazione della tecnologia blockchain come amplificatore e bilanciatore inaspettato per il processo di fact-checking. Hansen, un veterano dei media, ha preso la sua insoddisfazione per l'attuale stato di disinformazione e ha utilizzato il Web3 per avviare l'organizzazione autonoma decentralizzata.
Factland, che è ancora nella sua fase beta, mira ad affrontare il fact-checking in modo decentralizzato e basato su DAO. Attualmente consente a chiunque di presentare una richiesta di verifica dei fatti, mentre altri possono presentare prove a sostegno o smentita. Un gruppo di giurati scelti a caso decide quindi il verdetto finale che viene registrato e conservato sul computer Internet.
Una volta lanciata ufficialmente, la DAO e la sua applicazione decentralizzata associata incorporeranno funzionalità Web3 ampliate. Il processo di presentazione rimarrà lo stesso, con l'aggiunta dei giurati che riceveranno token FACT come forma di compenso. Gli altri membri della DAO possono piazzare i loro token FACT sul risultato che ritengono trionferà. Dopo il verdetto, coloro che hanno puntato i loro token sul lato vincente divideranno il pool di token in staking. Anche le persone che forniranno le prove più convincenti riceveranno token FACT.
Hansen sottolinea le possibili lacune del sistema attuale. Crede che un ampio gruppo di giurati selezionati a caso possa accertare in modo più efficace e imparziale fatti e disinformazione rispetto a qualsiasi approccio tradizionale, una conclusione supportata da abbondanti ricerche. Al contrario, il fact-checking convenzionale implica che gli "esperti" assegnati dalle redazioni o dalle agenzie, decidano cosa è vero e cosa è falso. Questi esperti sono spesso influenzati da agende personali, pregiudizi politici e fonti di finanziamento potenzialmente compromettenti.
Pertanto, l'ambizione è quella di crescere con un ampio pool di partecipanti, eliminando le domande sui pregiudizi di fact-checking decentralizzando il processo e consentendo a tutti di far sentire la propria voce.
Per saperne di più sulla chiacchierata di Hansen su The Agenda, che includeva discussioni sull'attuale stato della disinformazione, sui vantaggi e gli svantaggi dei social media e sull'esistenza di una "verità" imparziale nei media, puoi ascoltare l'episodio completo sulla pagina Podcast di Cointelegraph, Apple Podcasts o Spotify. Non dimenticare di esplorare anche le altre offerte di Cointelegraph!
Si prega di notare che questo articolo è inteso solo come una guida generale e non deve essere considerato come una consulenza legale o di investimento. I punti di vista, i pensieri e le prospettive condivisi in questo articolo appartengono esclusivamente all'autore e non sono necessariamente rappresentativi di quelli di Cointelegraph.
Published At
1/24/2024 4:10:00 PM
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